Oggi attraverso le lenti a contatto possono essere trattate varie problematiche visive.
Le ricerche scientifiche in ambito contattologico hanno realizzato, in questi anni, continui progressi: i materiali, le geometrie, le modalità di porto, le tipologie di lenti a contatto e la tecnologia utilizzata per la loro realizzazione hanno avuto numerosi e proficui miglioramenti.
Coloro che sono già portatori di lenti a contatto vengono periodicamente controllati: l’obiettivo è quello di fornire loro sempre la migliore lente a contatto in termini di comfort, visione e sicurezza.
Le lenti a contatto vengono inoltre consigliate a numerosi potenziali portatori: sono molteplici le problematiche visive per le quali la correzione con lenti a contatto è più vantaggiosa rispetto alla correzione con lenti oftalmiche.
Al Centro Ottico Santona si eseguono applicazioni di lenti a contatto a soggetti di tutte le età, tenendo nella massima cura le procedure di manutenzione necessarie per la sicurezza: bambini, ragazzi, giovani, e adulti possono così avere un’alternativa agli occhiali nelle più svariate circostanze: scuola, sport, lavoro e tempo libero.
È possibile richiedere un appuntamento per la prova o per il controllo delle proprie lenti a contatto anche attraverso il nostro Sito Internet.
Applicazioni lenti a contatto
Le lenti a contatto rappresentano un efficace mezzo di correzione delle ametropie oculari, in particolare delle più diffuse (miopia, ipermetropia, astigmatismo e presbiopia).
Esistono alcune indicazioni e alcune controindicazioni legate all’uso delle lenti a contatto. I tre criteri da seguire affinché l’applicazione di lenti a contatto risulti adeguata sono:
Criterio visivo: la lente a contatto deve garantire una buona performance visiva e garantire la migliore acutezza visiva raggiungibile dal soggetto;
Criterio fisiologico: la lente a contatto deve rispettare il corretto metabolismo corneo-congiuntivale, senza danneggiare l’equilibrio del sistema occhio;
Criterio di comfort soggettivo: la lente a contatto deve essere confortevole per il soggetto, senza produrre alcuna fastidiosa sensazione di corpo estraneo nell’occhio.
VANTAGGI E SVANTAGGI DELL’UTILIZZO DELLE LENTI A CONTATTO
La correzione ottica attraverso lenti a contatto richiede puntualità e attenzione. E’ infatti necessaria una corretta manutenzione delle lenti a contatto e un’igiene personale (specialmente delle mani) accurata, al fine di evitare contaminazioni microbiche e/o chimiche della lente a contatto e dell’occhio stesso. Per avere maggiori informazioni riguardo la manutenzione delle lenti a contatto è possibile consultare il Sito alla voce Manutenzione delle lenti a contatto della sezione Contattologia.
L’utilizzo delle lenti a contatto richiede di sottoporsi a esami visivi di controllo con cadenza frequente, non oltre i sei mesi, al fine di valutare lo stato delle lenti a contatto e la condizione del segmento anteriore dell’occhio. Per questo chi porta le lenti a contatto deve essere adeguatamente motivato e consapevole; le sole ragioni estetiche (poter fare a meno dell’occhiale con conseguente miglioramento della propria immagine sociale) sono importanti, ma non bastano.
La lente a contatto rappresenta una valida alternativa all’uso degli occhiali, soprattutto per ragioni ottiche. Infatti le lenti a contatto migliorano la performance visiva in caso di ametropia elevata, in caso di anisometropia (elevata differenza di potere diottrico tra i due occhi) e in caso di astigmatismo corneale irregolare (causato da cheratocono, da cicatrici corneali oppure da interventi chirurgici). A volte le lenti a contatto vengono utilizzate anche a scopo terapeutico, per favorire la guarigione di patologie oculari e/o la riduzione della sintomatologia da esse indotta oppure per migliorare la funzione visiva in caso di ambliopia o di nistagmo.
Le lenti a contatto vengono inoltre utilizzate nelle ore notturne, per ripristinare la visione nitida e non aver bisogno di correzione ottica durante il giorno (ortocheratologia).
TIPOLOGIE DI LENTI A CONTATTO
Esistono varie famiglie di lenti a contatto. Generalmente vengono classificate in base al materiale (rigide, morbide e ibride) oppure in base alla frequenza di sostituzione (monouso, a ricambio programmato, convenzionali).
Le lenti a contatto rigide sono costituite da materiali gas-permeabili e vengono utilizzate soprattutto per applicazioni specifiche di contattologia avanzata (cheratocono, post-chirurgia e ortocheratologia).
Le lenti a contatto morbide possono essere in materiali hydrogel, silicone-hydrogel o biopolimeri; la scelta del polimero e della geometria delle lenti a contatto da applicare viene effettuata tenendo conto del problema visivo del soggetto e soprattutto delle sue caratteristiche lacrimali, delle sue esigenze personali e delle sue modalità di utilizzo.
Le lenti a contatto possono essere a ricambio giornaliero, a ricambio programmato frequente (settimanale, quindicinale o mensile) oppure a ricambio esteso (semestrale o annuale).
Il Centro Ottico Santona è dotato di un ampio campionario di tutte le migliori lenti a contatto; offre la possibilità di provare innumerevoli tipologie, materiali e geometrie di lenti a contatto e di valutare, dopo alcuni giorni, i relativi vantaggi.
Per conoscere tutte le lenti a contatto presenti presso il Centro Ottico Santona è opportuno visitare il Sito alla voce Lenti a contatto della sezione Prodotti.
Manutenzione lenti a contatto
Le lenti a contatto monouso, a ricambio giornaliero, dopo l’utilizzo devono essere eliminate. Tutte le altre tipologie di lenti a contatto richiedono una manutenzione accurata, al fine di prevenire infezioni e complicanze.
La procedura di manutenzione è costituita da due fasi essenziali: la pulizia e la disinfezione.
Per la pulizia delle lenti a contatto si utilizzano detergenti contenenti sostanze tensioattive, che rimuovono i depositi lipidici, i detriti ed il biofilm microbico. La loro azione deve essere completata dallo strofinamento meccanico, dal risciacquo con soluzione salina e dal successivo utilizzo (ogni settimana) di enzimi per la rimozione delle proteine.
La disinfezione delle lenti a contatto avviene attraverso l’utilizzo di soluzioni chimiche preservate oppure di sistemi ossidanti.
Oggi le soluzioni per la manutenzione delle lenti a contatto più comunemente adottate sono le soluzioni uniche, così definite in quanto capaci di svolgere contemporaneamente:
pulizia;
disinfezione;
risciacquo;
lubrificazione;
conservazione.
REGOLE DA RISPETARE PER LA MANUTENZIONE DELLE LENTI A CONTATTO
Le regole da rispettare per una corretta manutenzione delle lenti a contatto sono:
manipolando le lenti a contatto, sia per l’applicazione sia per la rimozione, le mani devono essere pulite con sapone, risciacquate e ben asciugate;
utilizzare le soluzioni di manutenzione indicate dall’ottico-optometrista, che sono scelte in quanto idonee al materiale delle lenti a contatto e alle caratteristiche lacrimali del soggetto;
rispettare le date di scadenza delle soluzioni di manutenzione, non utilizzarle nel caso in cui i flaconi siano aperti da oltre 1 mese;
durante l’inserimento delle lenti a contatto, risciacquarle e bagnarle (qualora siano cadute oppure si stiano asciugando) solo con la soluzione salina e non con l’acqua del rubinetto;
prima di collocare le lenti a contatto nel contenitore, effettuare la procedura di disinfezione strofinando la lente a contatto tra i polpastrelli per circa 30 secondi;
ogni settimana pulire il contenitore delle lenti a contatto, usando uno spazzolino da denti o un bastoncino di cotone impregnato di detergente per lenti a contatto; risciacquarlo con acqua calda e successivamente lasciarlo asciugare all’aria, protetto dalla polvere;
sostituire periodicamente il contenitore (ogni 2 mesi).
Lenti a contatto toriche e multifocali
Le lenti a contatto correggono anche l’astigmatismo e la presbiopia, rispettivamente attraverso lenti a contatto toriche e lenti a contatto multifocali.
In entrambi i casi, la scelta della lente a contatto adeguata richiede un’analisi più approfondita rispetto all’applicazione di lenti a contatto sferiche. Sono infatti molteplici le variabili da considerare per ottenere un’applicazione ottimale. Il Centro Ottico Santona è accurato e attento a questa fase dell’applicazione di lenti a contatto: assiste il soggetto fornendogli opportuni campioni di prova, con i quali egli può sperimentare il comfort e la visione durante le attività della vita quotidiana. Solo successivamente viene identificata la lente ideale e viene ordinata la tipologia definitiva. Il soggetto viene poi seguito nel tempo e periodicamente controllato, in modo da poter sostituire le lenti a contatto in uso con altre di nuova generazione.
LENTI A CONTATTO E ASTIGMATISMO
Le lenti a contatto per la correzione dell’astigmatismo si definiscono toriche o astigmatiche. Ne esistono diverse tipologie, differenti sia per i materiali (rigide gas-permeabili; morbide in idrogel o in silicone idrogel oppure in biopolimeri) sia per le geometrie e i sistemi di stabilizzazione (prismatico, dinamico), sia per la frequenza di sostituzione (da giornaliera a annuale).
L’applicazione della lente a contatto torica necessita di un esame approfondito che comprende, oltre a una dettagliata analisi refrattiva, anche lo studio della curvatura corneale con la topografia o la cheratometria.
LENTI A CONTATTO E PRESBIOPIA
Esistono varie modalità di compensazione della presbiopia, sia tramite lenti oftalmiche che tramite lenti a contatto. Nel secondo caso, possono essere adottate le lenti a contatto multifocali, che sono state studiate al fine di correggere ogni difetto visivo abbinato alla presbiopia.
Tali lenti a contatto vengono applicate a chi è in difficoltà nella visione prossimale a causa della presbiopia, che provoca una riduzione dell’ampiezza accomodativa e quindi della capacità di messa a fuoco da vicino.
Esistono due famiglie di lenti a contatto multifocali: quelle a visione simultanea, che presentano contemporaneamente più di un potere diottrico entro la zona corrispondente al diametro pupillare; quelle a visione alternata, in cui la traslazione della lente determina l’utilizzo di un solo potere diottrico nella zona pupillare.
Le lenti a contatto a visione simultanea fondano la loro efficacia sull’interazione esistente tra la retina e la corteccia cerebrale.
Il flusso di informazioni visive, che ogni soggetto riceve, viene controllato da un processo attivo di selezione attentiva degli stimoli.
È quindi la corteccia cerebrale che seleziona le immagini provenienti da diverse distanze; esse si sovrappongono a livello cerebrale e il cervello seleziona solo quelle di interesse prioritario, sulle quali l’attenzione si concentra.
L’applicazione di lenti a contatto multifocali è particolarmente indicata per i soggetti che portano da anni le lenti a contatto per la correzione di un’ametropia (miopia , ipermetropia e astigmatismo) e che, a causa dell’età, iniziano a lamentare difficoltà nella visione prossimale.
Si tratta, per questi soggetti, di un passaggio naturale dalla lente a contatto per la correzione della visione da lontano alla lente a contatto multifocale, con l’aggiunta dell’addizione per la visione a distanza prossimale.
L’applicazione di lenti a contatto multifocali può essere proposta anche a chi soggetto che non ha mai portato alcuna correzione ottica e inizia a percepire difficoltà a distanza prossimale. In questo caso la lente a contatto multifocale rappresenta una valida scelta per colore che non accettano, sia per comodità sia per ragioni estetiche, l’idea di dover indossare gli occhiali.
Lenti a contatto per cheratocono
Oltre che per la correzione delle comuni ametropie, le lenti a contatto vengono anche applicate, con notevoli vantaggi, in caso di cheratocono o su cornee sottoposte ad intervento chirurgico.
Il cheratocono è un assottigliamento non infiammatorio della porzione centrale della cornea, che si appuntisce (ectasia) e aumenta di curvatura.
Comporta un alto livello di astigmatismo irregolare miopico, per effetto della distorsione corneale e anche poiché l’apice del cono assume una posizione diversa rispetto al punto centrale della cornea, dove passa l’asse visivo.
Il cheratocono inizialmente è asintomatico e può essere scoperto solo nel corso di un esame visivo in cui venga effettuata la topografia corneale.
Successivamente, al suo procedere, si ha una riduzione della qualità visiva, spesso associata a diplopia monoculare e/o fotofobia.
Qualunque trattamento, in caso di cheratocono, ha l’obbiettivo principale di migliorare l’acutezza visiva che risulta deteriorata a causa dell’irregolarità della curvatura corneale e delle opacità apicali presenti nei casi più avanzati.
Nel cheratocono l’applicazione di lenti a contatto rigide gas-permeabili garantisce la possibilità di ottenere un’acutezza visiva migliore rispetto alla correzione attraverso lenti oftalmiche.
Lenti a contatto e bambini
Negli ultimi anni si è diffusa una maggiore apertura verso la possibilità di applicare le lenti a contatto ai bambini.
Ciò è stato favorito sia da una conoscenza clinico-scientifica più approfondita della fisiologia corneale e del film lacrimale del bambino, sia dal miglioramento qualitativo delle lenti a contatto (materiali e geometrie) e delle tecniche applicative.
In età pediatrica, l’applicazione delle lenti a contatto può essere indicata a scopi ottico-funzionali e per ragioni estetiche. Il sistema visivo del bambino è in via di sviluppo e si trova quindi in una fase delicata e importante; per questo l’applicazione delle lenti a contatto, quando è ritenuta opportuna per ragioni rifrattive (elevate ametropie, elevata anisometropia) o per ragioni patologiche (anidridia, albinismo, interventi chirurgici) deve procedere mediante una stretta collaborazione tra l’ottico-optometrista e il medico oculista.
I vantaggi maggiori dell’applicazione di lenti a contatto nell’età dello sviluppo si hanno in caso di anisometropia (elevata differenza di potere diottrico tra i due occhi); le lenti a contatto sono infatti in grado di evitare gli effetti negativi (aniseiconia ed anisoforia) indotti dalla correzione con occhiali.
Anche in caso di ametropie elevate, le lenti a contatto sono un’ottima possibilità in quanto riducono le aberrazioni ed evitano la variazione di dimensione delle immagini che è invece indotta dalle lenti oftalmiche di potere elevato.
Il bambino, crescendo, acquisisce maggior padronanza di se stesso e l’applicazione di lenti a contatto ha spesso un effetto positivo anche sulla sua condizione psicologica inducendo un miglioramento della sua autostima e dei suoi rapporti sociali.
L’applicazione delle lenti a contatto al bambino è fortemente consigliata in caso di attività sportiva: le lenti a contatto prevengono ferite agli occhi o al volto determinate dall’impatto con gli occhiali in caso di pallonate, cadute o scontri improvvisi.
Spesso il bambino, se sufficientemente motivato, si responsabilizza e attraverso le lenti a contatto impara a gestire meglio la cura e l’igiene personale, diviene attento nelle procedure di conservazione e manutenzione delle lenti a contatto, diventa puntuale nella programmazione della loro sostituzione.
Il Centro Ottico Santona ha acquisito, negli anni, un’elevata professionalità nell’effettuazione degli esami visivi ai bambini e nelle soluzioni da proporre loro, in particolare mediante l’applicazione di lenti a contatto. Per avere maggiori informazioni è possibile visitare il Sito alla Sezione Bambini e visione.