A differenza della scelta della montatura, nella quale l’estetica del prodotto può talvolta essere più importante delle caratteristiche tecniche, la scelta delle lenti oftalmiche viene determinata da parametri specifici; per scegliere bene il consiglio e la guida dell’ottico optometrista sono fondamentali.

Avere una lente di qualità significa infatti assicurarsi una visione nitida, priva di distorsioni e capace di garantire tali caratteristiche nel tempo.

Le lenti a seconda delle caratteristiche della colorazione, si dividono in 4 categorie:

 

Categoria 0: lenti bianche o leggermente colorate e lenti fotocromatiche allo stato chiaro; da usare in interni e con cielo coperto.

Categoria 1: lenti mediamente colorate e lenti fotocromatiche allo stato scuro. Da usare con luminosità solare tenue. Lenti fotocromatiche

Categoria 2: lenti leggermente colorate; da usare con luminosità solare media. Lenti Comfort Drive

Categoria 3: lenti scure; da usare con luminosità solare.

Categoria 4: lenti molto scure; da usare con luminosità solare molto intensa, al mare e in montagna. Non sono adatte all’uso su strada, compresa la guida di veicoli.

 

I principali trattamenti realizzabili sulle lenti oftalmiche sono:

 

Trattamento antiriflesso: è un multistrato superficiale che elimina tutte le riflessioni superficiali e le immagini fantasma che interferiscono con la visione. Un buon antiriflesso offre:

una maggiore trasparenza della lente, migliorandone l’effetto estetico;

una miglior definizione dell’immagine, per aumentato contrasto;

una attenuazione delle immagini fantasma e quindi una riduzione del fastidio del portatore;

una miglior prestazione della lente.

Il trattamento antiriflesso è sempre da consigliare, specialmente con lenti di medio e alto potere, per la guida notturna e per i videoterminalisti.

 

Trattamento per la protezione dalla luce blu: la luce blu è presente naturalmente nello spettro luminoso ed è emessa in maniera artificiale dai dispositivi LCD e LED di smartphone, tablet, TV, PC e lampade a basso consumo energetico. E’ dotata di una lunghezza d’onda corta, tra i 380 ed i 520 nm, ricca di energia e in grado di influire sulla produzione dell’ormone melatonina e sul ciclo cardiaco che regola il ritmo sonno-veglia. Inoltre la luce blu contribuisce allo sviluppo di alcune patologie oculari: cataratta, congiuntivite, alterazione del film lacrimale, degenerazione maculare senile. Per questo motivo le lenti di ultima generazione sono dotate di trattamenti specifici per la protezione dalla luce blu, che permettono di lavorare in condizioni migliori, offrendo visione confortevole e percezione naturale dei colori, riducendo l’abbagliamento, migliorando il contrasto e attenuando l’affaticamento degli occhi.

 

Trattamento indurente: è uno strato superficiale utile nella scelta di lenti in materiale organico (infrangibile), per dare maggiore resistenza ai graffi. Aumenta infatti la resistenza alle microabrasioni delle lenti in resina organica.

 

Trattamento idrorepellente: è uno strato superficiale che permette alla lente di legare meno lo sporco e le goccioline d’acqua, rendendola meno soggetta all’appannamento e all’imbrattamento.

Esistono lenti oftalmiche specifiche per ogni esigenza visiva:

 

  •  Monofocali

Le lenti monofocali, hanno un solo potere diottrico e formano un singolo punto focale; sono montate generalmente in una mezza montatura o in una montatura intera e permettono la correzione per una sola distanza (vicino o lontano). Si distinguono in:

Sferiche: lente con singolo potere (positive o negative) che permettono la visione ad una sola distanza (vicino o lontano)

Astigmatiche: lenti con due poteri differenti sui mediani opposti della lente; sono dette anche toriche. Formano quindi due linee focali il cui intervallo esprime l’astigmatismo della lente.

  •  Multifocali

 

Lenti con più zone a potere differente; si suddividono in:

A profondità di campo o dinamiche: sono lenti con il vantaggio di permettere una visione più ampia e flessibile rispetto alle lenti monofocali, per favorire le attività dinamiche che si svolgono da vicino e a media distanza (da 40 a 150 cm circa); sono ottime per l’ufficio e il computer proprio perché consentono la lettura a distanza prossimale e intermedia senza distorsioni d’immagine, e contribuiscono a mantenere una corretta postura alla scrivania.  L’ottico optometrista le consiglia a chi svolge attività a distanza ravvicinata (utilizzatori di pc, artigiani, disegnatori, medici, casalinghe, ecc.) perché, al contrario delle lenti monofocali, consentono di avere contemporaneamente a fuoco oggetti a distanze variabili, anche se comunque non oltre i 150 cm. Sono lenti confortevoli già al primo utilizzo e non necessitano di periodi di adattamento; riducono l’affaticamento oculare durante il lavoro a distanza prossimale e sono la soluzione consigliata nel caso di Computer Vision Syndrome.

 

Progressive: sono lenti che rappresentano, per il presbite, la soluzione tecnologica d’avanguardia poiché offrono una visione ottimale a tutte le distanze: la lente infatti passa da un potere minimo a uno massimo, senza soluzione di continuità. La lente presenta un canale di progressione che permette la correzione anche per le distanze intermedie; il risultato, oltre ad essere migliore sul piano estetico, è ottimo, e si traduce nella possibilità di mettere a fuoco a tutte le distanze con lo stesso occhiale, evitando il salto d’immagine delle lenti bifocali: un colpo d’occhio e una nitidezza che non si interrompono mai, in nessun punto dello spazio. Si possono costruire con diversi materiali e, a seconda delle esigenze visive del portatore dettate dagli stili di vita, possono avere geometrie personalizzate.  Sono disponibili a richiesta con trattamento antiriflesso, con colorazioni protettive ed alla moda, con trattamento polarizzante o fotocromatico, per ottenere il massimo beneficio visivo in ogni condizione di luce. Le moderne tecniche costruttive consentono di realizzare prodotti di altissima tecnologia, estremamente personalizzabili e adattabili a qualsiasi montatura. Per chi pratica particolari attività sportive sono previste lenti progressive specifiche, realizzabili anche per montature avvolgenti.

 

Bifocali: sono lenti che presentano due zone di differente potere focale; la zona più ampia della lente è utilizzata per la visione da lontano, quella minore (detta lunetta, posta verso il basso e verso il naso) è utilizzata per la visione prossimale.  Permettono quindi al presbite una correzione differenziata, per lontano e per vicino.